LA FESTA DEL
SOCCORSO
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SAN SEVERO (FG)
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dal 1857
la festa patronale
della città di San Severo
LA FESTA
DEL SOCCORSO
Il Cuore della Festa
Passo dopo Passo
Fede, tradizione e spettacolo nel cuore di San Severo
La Festa del Soccorso è la Festa Patronale della città di San Severo, in provincia di Foggia. Una celebrazione unica nel suo genere, dove il sacro e il popolare si intrecciano in un connubio inimitabile, capace di riunire ogni anno l’intera comunità e i tanti sanseveresi emigrati, che tornano in patria per onorare la Madonna del Soccorso, affettuosamente chiamata “la Mamma Nera”.
La festa si celebra la terza domenica di maggio, salvo rare eccezioni legate alla coincidenza con la Pentecoste. Ma già da aprile, l’aria della città si riempie di attesa: nel Santuario si svolge la Solenne Vestizione del Simulacro, durante la quale le Consorelle dell’Arciconfraternita rivestono la Madonna con gli abiti festivi. Da quel momento, la statua viene esposta alla venerazione dei fedeli fino ai primi di maggio, quando ha inizio la suggestiva “Peregrinatio Mariana”, durante la quale la Vergine visita una parrocchia cittadina, aprendo ufficialmente il mese mariano.
Nel frattempo, la città si prepara: si montano le luminarie, si addobba la Cattedrale, e ogni angolo comincia a respirare il clima dei Festeggiamenti Patronali.
Cuore liturgico e affettivo della festa è l’8 maggio, giorno che ricorda la storica Incoronazione del 1937 e che, dal 1963, coincide con la Festa Liturgica di Maria SS. del Soccorso. La celebrazione eucaristica solenne è presieduta dal Vescovo, alla presenza del clero e delle autorità civili e militari. Un giorno carico di fede, che segna l’inizio ufficiale delle giornate più intense dell’anno sanseverese.
Il sabato che precede la festa, il centro storico e le principali vie cittadine si animano di colori, profumi e suoni: il matinée musicale in Piazza Municipio, la fiera lungo il giro esterno, le bracerie all’aperto e le vetrine addobbate raccontano l’attesa.
In Cattedrale, le statue dei Santi Patroni vengono preparate con nuovi ori e paramenti. Le corone della Madonna e del Bambinello, quelle stesse dell’Incoronazione, vengono solennemente collocate sul capo del Simulacro, che viene posto sulla pedana processionale del 1879, usata esclusivamente per i cortei solenni.
Nel pomeriggio, la Madonna attraversa in processione il centro storico per giungere in Piazza dell’Incoronazione, dove si tiene il Solenne Pontificale presieduto dal Vescovo. Al termine della celebrazione, la Vergine fa ritorno in Cattedrale, tra due ali di folla e un tripudio di luci e musica.
La serata si conclude con i primi spettacoli pirotecnici e l’accensione delle prime batterie, mentre il luna park resta gremito fino a tarda notte.
All’alba della domenica, i colpi alla diana annunciano il grande giorno. I fujenti si preparano per le corse, mentre in tutta la città i maestri pirotecnici hanno montato le tradizionali batterie sanseveresi, che verranno accese al passaggio della Processione Solenne.
Alle ore 10, terminata la Messa, si snoda da Piazza Cattedrale il grande corteo: apre il gonfalone dell’Arciconfraternita, seguito dagli Angeli, San Severino Abate, San Severo Vescovo e infine la Madonna del Soccorso, seguita dal clero, dalle autorità e dal baldacchino processionale.
A ogni rione, la processione si ferma per l’accensione della batteria. Le corse dei fujenti, tra fumo, fede e adrenalina, danno vita al celebre Palio delle Batterie, oggi noto in tutto il mondo.
Il corteo fa anche tappa presso la Casa di Riposo, per un momento di preghiera con gli anziani. In occasioni speciali, la processione si arricchisce con numerosi altri simulacri, nella cosiddetta “Processione del Paradiso”.
Il lunedì si tiene la seconda processione, lungo un percorso differente che tocca anche l’ospedale cittadino. Le statue degli Angeli rientrano al mattino in Santuario, mentre la Madonna viene seguita dai fujenti lungo gli ultimi tratti del giro esterno.
Al rientro in Santuario, l’emozione è palpabile: è l’arrivederci della città alla sua Mamma, che rientra nella sua nicchia tra applausi, lacrime e fiaccole.
In serata, un concerto musicale anima la piazza, sostituendo la banda, mentre martedì sera uno spettacolo conclusivo e le ultime batterie alla bolognese segnano la fine ufficiale dei festeggiamenti.
E così si chiude il tempo più atteso dell’anno. Ma nel cuore dei sanseveresi, la festa non finisce mai: la Madonna del Soccorso continua a vegliare, giorno dopo giorno, dal suo Santuario, nell’attesa di tornare a percorrere le sue strade il maggio successivo.