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La festa in onore di Maria SS. del Soccorso, è la festa Patronale della città di San Severo in provincia di Foggia.
Una festa unica nel suo genere, dove sacro e profano si uniscono in un connubio unico, una festa dove gli emigrati tornano in città per rivedere le proprie famiglie e dove la comunità di San Severo si ritrova ogni anno per onorare la Madonna del Soccorso.
La Festa del Soccorso, così chiamata nel tempo, si celebra la terza domenica di Maggio, salvo alcune eccezioni legate alla Pentecoste, che fanno slittare i festeggiamenti alla domenica seguente.
In città si respira aria di festa già dal mese di aprile, quando in Santuario, si prepara il Simulacro di Maria SS. del Soccorso, con la Solenne Vestizione, durante la quale le Consorelle dell’Arciconfraternita del Soccorso, sostituiscono i vestiti feriali del Simulacro con quelli di festa. Al termine del rito, la statua della Vergine, viene esposta alla venerazione fino alla prima settimana di maggio, dove verrà portata in Processione verso una parrocchia cittadina, e li sosterà per pochi giorni.
Questa “Peregrinatio Mariana” nel tempo si è affermata come l’evento di apertura del mese mariano di maggio, mentre la città si prepara ai Festeggiamenti Patronali con il montaggio delle luminarie e dell’addobbo in Cattedrale.
Ed è proprio qui che si svolgono tutte le celebrazioni religiose principali, a partire dalla prima domenica del mese, quando la Madonna del Soccorso unitamente al simulacro di San Severino Abate raggiungeranno la Cattedrale, riccamente addobbata, per prendere posto sull’altare principale insieme al simulacro di
San Severo Vescovo.
Di grande importanza è la Solenne Celebrazione Eucaristica dell’8 maggio, presieduta dal Vescovo con la partecipazione del clero e delle autorità civili e militari.
Per i sanseveresi è un giorno speciale, infatti l’8 maggio ricorre l’anniversario dell’Incoronazione, svoltasi nel 1937 e sempre lo stesso giorno si celebra la Festa Liturgica di Maria SS. del Soccorso, istituita nel 1963.
Due eventi importantissimi per la città, a testimonianza della grande fede verso la Mamma Nera, così chiamata dai sanseveresi, per l’incarnato scuro del Simulacro.
Il sabato precedente la domenica di Festa in città è tutto pronto.
Il centro storico e le strade principali diventano l’anima della Festa, le bancarelle della fiera animano il “giro esterno”, piazza Incoronazione ed il “viale della villa”, mentre in piazza municipio il tradizionale matinee musicale della banda detta la colonna sonora di questa giornata.
Verso mezzogiorno in Cattedrale le statue dei Santi Patroni vengono preparate per le Processioni dei giorni seguenti, si sostituiscono gli ori ed i paramenti con altri di maggior valore, si preparano le pedane processionali e si attende con ansia l’Incoronazione di Maria SS. del Soccorso.
Infatti oltre agli ori vengono sostituite anche le Corone della Madonna e del Bambinello con quelle di festa, per l’esattezza, quelle dell’Incoronazione del 1937, di magnifica fattura e dal grande valore storico, affettivo e patrimoniale.
Di eguale importanza è anche la Pedana Processionale della Madonna realizzata nel 1879 ed utilizzata esclusivamente per le due Processioni dei giorni seguenti.
Nel pomeriggio la Statua della Madonna del Soccorso viene portata in Processione nel centro storico fino a raggiungere Piazza Incoronazione dove vi è allestito un palco finemente addobbato per celebrare il Solenne Pontificale, presieduto dal Vescovo con la partecipazione del clero e delle autorità civili e militari.
Al termine della celebrazione la Madonna fa rientro in Cattedrale attraversando il centro storico sfavillante di luci, come tutte le altre strade principali della città, mentre la popolazione affolla la fiera e le macellerie che si trasformano in bracerie all’aperto.
La vigilia della festa si conclude con gli immancabili spettacoli pirotecnici tradizionali e le fragorose batterie, mentre il luna park si riempie di ragazzi fino a tarda notte.
La domenica mattina i primi colpi alla diana svegliano la città, mentre i fujenti si preparano per la tradizionale e folle corsa delle batterie.
Durante la notte i maestri pirotecnici sanseveresi hanno montato in tutta la città i tradizionali fuochi pirotecnici sanseveresi, che prendono il nome di “Batterie” e che verranno incendiati al passaggio della Processione Solenne.
Dal Santuario le statue dei quattro Angeli, raggiungono il piazzale della Cattedrale, ed attendono l’uscita dei Santi Patroni, precedendoli in processione.
Alle ore 10:00, terminata la Messa, dalla Cattedrale si snoda, la Processione Solenne, della durata di circa sei ore e che attraverserà il centro storico e tutto il giro esterno.
Il sacro corteo è aperto dal gonfalone dell’Arciconfraternita, seguono le statue degli Angeli, di San Severino Abate, di San Severo Vescovo e della Madonna del Soccorso, seguita dal Clero dalle autorità Civili e Militari e dal Baldacchino Processionale.
Non manca l’accompagnamento bandistico che allieterà la Processione per tutta la sua durata.
All’arrivo in piazza Municipio viene incendiata la prima “batteria”, dando inizio alla corsa dei fujenti. Ad ogni rione la processione attende lo scoppio della batteria per poi riprendere il percorso. Nel tempo i rioni hanno iniziato una vera e propria sfida bonaria per la realizzazione della batteria più bella, creando l’evento che ha fatto conoscere la Festa del Soccorso nel mondo: il Palio delle Batterie.
Durante il corteo vi è anche una sosta presso la Casa di Riposo, con un momento di preghiera.
La prima Processione termina con il rientro di tutte le statue in Cattedrale.
Per alcuni eventi ed anniversari alla Processione Solenne prendono parte molte statue di Santi, inviate dalle chiese cittadine, questa è conosciuta come “La Processione del Paradiso".
La giornata continua nelle ore serali con il concerto della banda in piazza Municipio, la fiera, le luminarie, il luna park e gli immancabili spettacoli pirotecnici.
Il lunedì, la seconda processione si snoda per un percorso diverso, passando per l’Ospedale, dove si ferma per un momento di preghiera agli ammalati.
Non prendono parte, a questa seconda processione, le statue degli Angeli che la mattina fanno ritorno in Santuario.
Come per la domenica, anche il lunedì, i fujenti seguono le batterie negli altri rioni della città, fino al rientro della Madonna Nera in Santuario.
Un momento molto toccante che segna la fine dei Festeggiamenti, ed un arrivederci figurato al prossimo anno.
Dopo il rientro della Vergine del Soccorso, la statua di San Severo Vescovo fa rientro in Cattedrale e la statua di San Severino, accompagnato dalla tradizionale marcia di Radetzky eseguita dalla banda musicale, fa rientro nella chiesa matrice a Lui dedicata.
Il programma serale del lunedì è similare a quello della domenica tranne che per il concerto della banda che è sostituito da uno spettacolo musicale in una piazza cittadina.
Il martedì sera uno spettacolo musicale di grande importanza precede le ultime batterie alla bolognese che chiudono ufficialmente i Solenni Festeggiamenti in onore di Maria SS. del Soccorso.
Termina così il periodo dell’anno più atteso dai sanseveresi, che torneranno a pregare la Madonna del Soccorso in Santuario, dove è possibile venerarla tutto l’anno, nell’attesa di riabbracciarla, nelle strade di San Severo il maggio prossimo.
Testi a cura dello staff con integrazioni da contenuti web. Immagini a cura di Nico d'Amicis.